Podcast: La sapienza della tartaruga Prima puntata: La luna e il cuore
Ciao!
Senti, hai mai pensato che tra la luna e il tuo cuore possa esserci qualche relazione?
Ascolta un po’. In Mozambico esiste un popolo chiamato Macua Xirima ricco di proverbi di sapienza. Un proverbio di questo popolo dice così:
“C’è chi contempla la Luna in cielo e c’è chi invece ha la luna nel cuore”.
Ecco, per il popolo Macua Xirima del Mozambico tra il cuore e la luna esiste proprio una sintonia, un’affinità, quasi una corrispondenza di significati simbolici.
La luna, per la gente Xirima, è quell’astro umile che illumina la notte e la rende così affascinante, misteriosa. Astro umile, perché secondo l’espressione della sapienza di questo popolo, mentre il sole brucia, la luna illumina. E mentre il sole risplendendo sfolgorante nel cielo estingue durante il tempo diurno la luce delle altre stelle, alla luna invece piace convivere col chiarore delle altre stelle e dei pianeti nel firmamento notturno.
Il sole viaggia solitario, unico re e signore del giorno. La luna invece, viaggia in compagnia, abita l’orizzonte della comunione e della condivisione, che trovano proprio nella notte, perciò nel tempo dell’intimità l’espressione più privilegiata. Secondo il pensiero di questo popolo, il sole rappresenta il prototipo del mondo maschile connesso al calore e al tempo del lavoro dell’attività umana, al diurno, al visibile.
La Luna invece rappresenta l’altro emisfero antropologico e cosmologico, quello femminile, quello notturno, connesso alla frescura, all’intimità, allo spazio per l’altro, all’attività delle creature spirituali, al mistero, all’invisibile.
Per questo popolo il cuore non è solo un organo ma è il centro della persona e la sede dei desideri, degli affetti, delle decisioni. Un altro proverbio dice: “In verità, la persona è il suo cuore”.
Il cuore buono viene paragonato poeticamente proprio ad una luna interiore, con tutta la carica simbolica, femminile e materna che la luna riveste nel mondo Macua Xirima.
Ecco, ci suggerisce la sapienza di questo popolo, c’è chi la luna la cerca fuori e la contempla lontana lassù nel cielo e chi invece la luna la porta dentro. C’è chi dentro di sé coltiva il dono della luna interiore, della dimensione notturna, femminile e materna dell’accoglienza del mistero, del segreto della vita.
Quanto spontaneo per il cristiano Macua Xirima riferirsi alla Vergine Maria, madre della vita, come alla luna regina del cielo, amica delle stelle, mai solitaria, ma conviviale, di una regalità mai esclusiva, ma sempre inclusiva, di una luce rischiarante, ma mai abbagliante, nella quale trova spazio il vedere sì, ma anche l’immaginare, il constatare, ma anche l’atto libero e creativo del credere.
Vieni Maria, Luna regale, illuminaci della tua luce, conducici nella notte silenziosa dove la parola vagisce, aprici il cuore a te e al mistero che rechi, trasformaci in astri umili che possano rischiarare mai a vagliare il cammino della persona verso la vita.
Suor Simona Brambilla, mc