La lettera ai Romani di Paolo risponde alle critiche dei cristiani giudaizzanti, sottolineando che la comunione con Dio è un dono gratuito attraverso Gesù, non ottenuto tramite opere. Paolo invita i Romani a vivere secondo l’esempio di Cristo, espresso nel battesimo, che simbolicamente porta alla morte al peccato e alla rinascita in una vita di fiducia e obbedienza a Dio. Questa decisione comporta un cambiamento radicale nel comportamento, poiché coloro che seguono Gesù condivideranno la sua sorte di vita eterna. La liberazione dal peccato e l’adozione come figli di Dio richiedono un vivere coerente con la nuova identità spirituale.
SCIENZA, FEDE e CULTURA
La nonna accende il fuoco per cucinare la polenta mentre la pentola sulle pietre del focolare ascolta la conversazione tra Scienza, Fede e Cultura sul banano. Scienza fornisce dettagli scientifici, Fede sottolinea il suo significato teologico come immagine di Dio, mentre Cultura aggiunge il suo significato etico e culturale. La conversazione termina con la cucina della polenta mentre i nipotini attendono. Scienza, Fede e Cultura sintetizzano ognuna il proprio contributo, evidenziando l’importanza dell’analisi scientifica, della fede e della cultura.
Un milione di firme per fermare la violenza alle frontiere dell’Europa
Stop border violence: iniziativa dei Cittadini Europei di raccolta di un milione di firme in tutta Europa per assicurare una legislazione che rispetti i diritti dei migranti alle frontiere
Maria di Betania
Il racconto segna la transizione tra la prima e la seconda parte del Vangelo di Giovanni, situandosi sei giorni prima della terza Pasqua menzionata nel testo. La Pasqua ebraica diventa la Pasqua del Signore, anticipando il sacrificio dell’agnello di Dio per la salvezza di tutti. L’unzione a Betania avvia gli ultimi sei giorni di Gesù, culminanti con la sua morte e risurrezione. Il settimo giorno rappresenta il riposo nella tomba, seguito dall’ottavo giorno, in cui Maria abbraccia il Risorto.
L’educazione della foresta. Intervista a Suor Noemi
Suor Noemi Del Valle racconta la sua vita nella foresta Amazzonica in Brasile, con il popolo Yanomami, dove per 7 anni ha accompagnato l’ambito dell’ educazione
C’è un volto del Risorto?
In questi giorni celebriamo la risurrezione di Gesù e riflettiamo sulla nuova vita promessa. Sebbene i Vangeli ne parlino, potremmo preferire consultarli per comprendere meglio, anche se…
La Peregrinatio Missionis nella diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca
Le Suore Missionarie della Consolata stanno animando nella diocesi di Ugento Santa Maria di Leuca la Peregrinatio Missionis in tutte le Parrocchie
STRANIERO? NON ESISTE!
Jean-Pierre Sourou Piessou, mediatore culturale togolese, ha spiegato che nella sua cultura non esiste il concetto di “straniero”, ma di “Amèdzro”, una persona desiderata e attesa. Questo ricorda al narratore le interazioni tra la nonna Francesca e “Zizì”, una donna rom negli anni ’50 in Lombardia. Nonostante le differenze culturali, le due donne mostravano un forte legame di amicizia e accoglienza reciproca.
Toccare la vita
Il capitolo 1 della prima lettera di Giovanni tratta come alcuni momenti difficili, se ben gestiti, emanano forza.
Ecco le mie mani: puoi usarle se lo vuoi. Prime Professioni
Nel Santuario del Beato Giuseppe Allamano a Torino, 12 novizie hanno oggi detto il loro SI’ a Dio e alla missione nell’ Istituto Suore Missionarie della Consolata, dopo un cammino di intensa preparazione durato due anni, e vissuto con impegno e serietà. Le nuove Suore Missionarie della Consolata sono: Suor Andrea Leite Carvalho, brasiliana,Suor Angelina Mbuya Njagi, keniota,Suor Deborah Mudele Soki congolese;Suor Hildah Obonyo Masereti, keniota;Suor Mourine Akoth Otieno, keniota; Suor Muriel del Carmen Leiva Ortega, argentina;Suor Nadia Emilia Leitner, argentina;Suor Purity Mutono Kitonyi, keniota;Suor Rebecca Kemunto Nyakundi, keniota;Suor Stella Joseph Mwinuka, tanzaniana;Suor Theresia Mutilia Stephen, keniota;Suor Waida Peter Kisoma, tanzaniana Come hanno espresso nella formula di consacrazione, le nuove Missionarie della Consolata si affidano a questa Famiglia religiosa per essere, nel servizio di Dio e della Chiesa, un segno dell’ amore che salva. E con questo desiderio di donazione totale, nell’ Offertorio hanno offerto le loro mani, accolte dal sacerdote celebrante, Padre Testa, imc, cantando “Ecco le mie mani, puoi usarle se lo vuoi”. Dodici è un numero evocativo: i 12 apostoli, 12 stelle della Donna dell’ Apocalisse, le 12 tribù di Israele… Erano ormai molti anni che non si aveva un gruppo così grande di neoprofesse: ringraziamo il Signore, e le presentiamo alla Consolata, perché le protegga sotto il suo manto e insegni loro l’arte divina della consolazione. Alla comunità formativa va il nostro GRAZIE per l’accompagnamento dato a ciascuna. BUONA MISSIONE, CARISSIME SORELLE!
Un fuoco di brace: II Conferenza di Regione Africa
Dal 1 al 18 marzo 2024 si è tenuta a Nairobi la II Conferenza di Regione Africa. 26 Sorelle, provenienti dai 7 Paesi in cui sono presenti le Suore Missionarie della Consolata nel Continente, hanno riflettuto sui temi proposti dal Capitolo generale 2023, che aveva per titolo “Il fuoco della missione”, e in Africa l’ immagine è stata quella del fuoco di brace, il fuoco che serve per cucinare nelle pentole tradizionali. Nella preghiera iniziale, attorno al fuoco, ogni partecipante ha messo un pezzo di legna, come segno del suo apporto e dei suoi doni per il bene della famiglia religiosa. La Conferenza è un’ assemblea decisionale, nel quale, partendo dalla realtà della Regione, si programmano cammini per il sessennio, secondo le linee tracciate dal Capitolo generale. In particolare, si è focalizzato il lavoro sui seguenti temi: l’ approfondimento sul Tesoro del nostro Carisma, il processo di ridisegnare le presenze, per una miglior risposta carismatica e comunitaria, la formazione delle giovani e la cura delle anziane, l’ animazione missionaria vocazionale, la povertà e l’autosostentamento, la collaborazione con i Laici Missionari della Consolata e con i Missionari della Consolata. Durante la Conferenza è stata eletta la nuova Direzione regionale, composta da: Suor Felicidade Maria de Lurdes Luis, Superiora regionale Suor Florence Wanjiku Njagi, Suor Giuseppina Franco, Suor Noeli Domingos Bueno, Suor Getenesh Wolde Amlack Mandefro, Suor Eusebia Elai Thomas Msigwa come Consigliere regionali. Verso il termine della Conferenza c’è stato il pellegrinaggio a Nyeri, dove i resti della Beata Irene Stefani sono conservati e venerati dalla gente. Non è mancata la visita a Gekondi, nelle colline fertili della zona, villaggio in cui Suor Irene ha vissuto 10 anni, donandosi generosamente alla gente, tanto da esser ribattezzata Nyaatha, che significa Madre tutta misericordia. E’ stata la visita a una cara Sorella maggiore, che ci insegna i cammini dell’ amore fino in fondo: si è sentita la sua presenza vera! Ma in realtà, durante tutta la Conferenza la presenza viva della Beata Irene, della Beata Leonella (i cui resti si trovano nella cappella della casa di Nairobi), del Fondatore e della Consolata hanno segnato profondamente il gruppo e i lavori realizzati. Tutto è grazia! Tutto è un dono per cui ringraziare di vero cuore. Che il fuoco di brace continui a dare calore e a cucinare il buon cibo della missione e della comunione per tutte le Missionarie della Consolata in Africa! Suor Stefania, mc
Il soffio vitale di un popolo
L’articolo affronta l’inculturazione missionaria, sottolineando l’importanza di un approccio teologico rispetto all’antropologico. I missionari devono comprendere la cultura locale e riconoscere la presenza di Dio in essa, evitando il colonialismo religioso. Seguendo l’esempio di Gesù e Paolo, l’evangelizzazione parte dal contesto culturale esistente. I missionari della Consolata hanno promosso lo studio della lingua e la valorizzazione della cultura xirima, integrandola nell’evangelizzazione attraverso un Centro Studi.
Un cammino in missione
Suor Blanca Yolanda racconta il suo cammino missionario nell’ Amazzonia brasiliana, con il popolo Yanomami e nell’ Amazzonia venezuelana
Sorriso di Consolazione
Questo articolo riflette sulla visita di Maria a sua cugina Elisabetta, narrata nel Vangelo di Luca. Maria intraprende un viaggio lungo e faticoso per condividere la gioia della sua maternità con Elisabetta. L’articolo evidenzia la gioia espansiva e la profondità del gesto di Maria, che porta anche alla consolazione di Elisabetta. La benedizione di Elisabetta diventa profetica, esprimendo la gioia per il dono dell’altro e la sua irripetibilità. Si sottolinea l’importanza di cogliere la bellezza e la sacralità anche nei gesti quotidiani e nell’ascolto costante della Parola di Dio.
La donna in Mozambico
8 marzo, festa della Donna. Un progetto di promozione della Donna a Maua, in Mozambico, raccontato da Suor Silveria, Missionaria della Consolata
Il Dio di Gesù nella nostra vita
Questo testo offre una nuova prospettiva sul Vangelo di Marco, evidenziando l’importanza di leggere la Bibbia nel suo contesto completo, con focus su come Gesù ha trasformato vite e ispirato relazioni significative.
Nella terra sacra della Mongolia. Intervista a Suor Belarmina
Suor Belarmina, Missionaria della Consolata mozambicana, condivide la sua vita in Mongolia, la terra sacra che Dio le ha regalato
Chiamati all’amore
La parola “vocazione” ha diversi significati. Qui ci concentriamo sulla vocazione cristiana, ovvero la relazione con Dio, gli altri e il creato.