La beata Irene a Nipepe

La Beata Irene Stefani è una Suora Missionaria della Consolata nata ad Anfo (BS) nel 1891 e morta a Gekondi (Kanya) nel 1930. E’ stata beatificata in Kenya nel 2015.

Suor Irene fa parte della prima generazione delle Missionarie della Consolata. Partita per il Kenya – primo campo di missione dell’Istituto – prima dello scoppio della Prima Guerra mondiale, Suor Irene si distinse per una carità eroica, al punto da essere “battezzata” dal popolo kikuyu Nyaatha, che significa Madre tutta misericordia.

Durante la guerra lavorò come crocerossina negli ospedali militari in Kenya e Tanzania, battezzando migliaia di morenti e dimostrando una totale donazione di sé nella carità. Caratteristica di Suor Irene era il sorriso luminoso.

Anche a Gekondi, dove visse gli ultimi 10 anni della vita, dimostrò di essere sorella e madre per le missionarie e missionari che lì lavoravano, e un vero angelo di bontà, pazienza e generosità per la gente che la cercava a tutte le ore del giorno e della notte.

Suor Irene muore di peste il 31 ottobre 1930, pochi giorni dopo aver ottenuto il permesso dalla sua Superiora di donare “la mia povera, inutile vita” per la missione e la congregazione, che stava vivendo un momento molto difficile.

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Il miracolo che è stato riconosciuto e l’ha portata agli altari è avvenuto in Mozambico nel 1989 durante la guerra civile. Invocata da Padre Frizzi, Missionario della Consolata, insieme ai catechisti della missione di Nipepe, Suor Irene ha ottenuto l’incolumità a un gruppo numeroso di fedeli che si erano rifugiati in chiesa per difendersi dall’attacco della guerriglia. Nel fonte battesimale non venne mai meno l’acqua e poterono dissetarsi ben 230 persone per vari giorni.

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Nel video Suor Silveria Casiraghi, Missionaria della Consolata in Mozambico per più di quarant’anni, racconta come oggi la gente riconosce Suor Irene come un’antenata che accompagna il popolo Maua.

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