Ero parroco e fui 126 volte zia

Durante la mia lunga permanenza negli USA, ho potuto svolgere il mio apostolato in tutte e tre gli Stati dove siamo presenti come Missionarie della Consolata: sono arrivata nel Michigan come studente, vi sono rimasta come insegnante, poi ho vissuto circa 20 anni in Alabama e 4 in Arizona, nella Nazione dei Pima.

Quando si sente parlare degli Stati Uniti vengono in mente grattacieli, autostrade a dieci corsie, voluminose fuoriserie, e si pensa che il benessere sia alla portata di tutti. Eppure, per il 98% dei cittadini statunitensi questo non corrisponde alla realtà. Ecco il racconto di suor Maria Dina Puddu, missionaria della Consolata

In Alabama ho lavorato nel Catholic Center of Concern di Birmingham, rivolto alle persone più in difficoltà, che a quel tempo erano per la maggior parte discendenti afro e ispanici, soprattutto messicani, clandestinamente rifugiatisi negli USA in cerca di lavoro. Dopo sei anni mi è stato chiesto di assumere la direzione più l’insegnamento nella scuola parrocchiale St. Francisco, nei dintorni di Birmingham. Era una scuola afro-americana piuttosto povera: la maggior parte degli studenti frequentava gratuitamente, pur trattandosi di una scuola privata. Questo rendeva veramente arduo sostenere le spese per l’assunzione di insegnanti. Con il personale ridotto ai minimi termini, cercavo di coprire le tante aree scoperte e di essere vicina agli studenti e le loro famiglie provate da affanni e preoccupazioni.

Un’esperienza particolarmente coinvolgente è stata quella vissuta come Pastoral Administrator di una parrocchia di ‘periferia’. Nella diocesi di Birmingham, come in tutti gli Stati Uniti, mancano le vocazioni sacerdotali e religiose e sono pochi quelli che accettano incarichi in realtà di dimensioni ridotte. Queste parrocchie restano generalmente senza pastori. Proprio a quel tempo stavo terminando il Master in Teologia e il vescovo di Birmingham mi chiese la disponibilità della guida dell’ultima parrocchia della diocesi, ai confini con Montgomery, una comunità cristiana in fase di espansione per l’arrivo di numerosi messicani.

Qualche mese di studio dello spagnolo e “presi possesso” della parrocchia Resurrection, non senza timori e perplessità, che riempivano la mia preghiera quotidiana. Incontrando e ascoltando gli animatori pastorali, chiesi la loro collaborazione affinché potessimo essere, insieme, testimonianza e lievito di carita’ e di unione. Fu un’esperienza molto ricca di umanità e fraternità: incontrai tutte le famiglie della parrocchia, cristiane e non. Si aprì poi, spontaneamente, un campo di apostolato del tutto inatteso. Molte famiglie giovani di origine messicana bussavano alle porte della parrocchia con la stessa richiesta specifica: essere aiutati nelle visite pre-natali perché non erano in grado di comunicare in inglese. Vista la necessità sempre crescente, decidemmo di concentrare gli appuntamenti in un unico giorno settimanale e di accompagnare al reparto maternità, distante 60 km, chiunque ne avesse avuto bisogno. Sebbene l’ostetricia non faccia parte delle mie… competenze, avvenne che “presenziai” a 126 nascite! Molte famiglie si avvicinarono alla parrocchia, e cominciammo le celebrazioni anche in lingua spagnola.

Dopo nove anni, con grande rammarico, mi fu chiesto di tornare in Michigan, questa volta nella diocesi di Saginaw, sempre con l’incarico di Pastoral Administrator ma di una parrocchia assai più grande, con una diversa composizione di fedeli ma con un’impostazione simile.

Non ho messo piede in Africa, come desideravo all’inizio della mia vocazione missionaria, ma il Signore mi ha “preparato” un popolo numeroso e variegato, dove ho trovato la possibilità di essere un piccolo seme di consolazione piantato nella vita di quanti ho avuto la gioia di incontrare sulla strada condivisa. A Lui il mio grazie per il dono della missione nella famiglia della Consolata.

Suor Maria Dina, mc

1 commento su “Ero parroco e fui 126 volte zia”

  1. Sr. Riccardina Silvestri, MC

    Una Missionaria della Consolata e’ mandata ad essere Gesu’ nelle piu’ disparate e bellissime situazioni e servizi.
    Sia lodato il Signore.

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