Due mani donate per la pace

Giappone/Sudafrica: È stato assegnato a padre Michael Lapsley il prestigioso riconoscimento giapponese Premio Niwano per la pace 2022: “Ha sviluppato la sua spiritualità a partire dalle riflessioni sull’ingiustizia, il dolore e la sofferenza causate dalle disuguaglianze sociali, attraverso la conoscenza della Bibbia, ma tramite un appello ‘universale e interreligioso’” riferisce la nota.
Neozelandese, nel 1973, anno della sua ordinazione sacerdotale, arriva in Sudafrica e abbraccia il movimento anti-apartheid di Nelson Mandela; viene espulso più volte dal Paese per il suo impegno nell’African National Congress. Nel 1990, mentre si trova nello Zimbabwe, riceve una lettera-bomba da parte delle forze di sicurezza, nascosta tra due riviste religiose: a causa dell’esplosione, perde le mani e la vista da un occhio.

“Nonostante questo episodio, non si è scoraggiato, ha continuato il suo lavoro per costruire la riconciliazione”, scrive il Comitato nipponico che presiede al Premio. Nel 1993, è cappellano del Centro traumatologico per le vittime della violenza e della tortura e nel 1998 fonda e diventa il direttore dell’Istituto per la guarigione dei ricordi a Cape Town attraverso un approccio inclusivo che abbraccia persone di ogni età, genere, etnia, fede, compresi i gruppi più marginalizzati. Come attivista globale si rende conto che il razzismo non è confinato solo in Sudafrica e fonda un Network internazionale per la pace, con le famiglie di coloro che hanno perso la vita l’11 settembre 2001 negli attacchi terroristici in Usa, in modo da promuovere “soluzioni efficaci e non violente al terrorismo”.

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