
Suor Blien, l’autrice della testimonianza è una giovane suora missionaria della Consolata etiopica, lieta di condividere con i nostri lettori e lettrici i primi tempi della sua missione in Mozambico.
Al mio arrivo a Maputo, la capitale del Mozambico, nel settembre del 2018, ho subito sperimentato la gioia di posare i miei piedi sulla terra della missione, dove Dio mi aveva preparato un popolo, una nazione, una lingua… Tutto è dono di Dio.
Le Sorelle della comunità mi hanno accolto con molto affetto; subito mi sono sentita a casa in mezzo a loro. Il dono di “benvenuto” che ricevetti da loro fu la bandiera del Mozambico. Era la prima volta che tenevo in mano la bandiera nazionale, un simbolo molto significativo che da allora ho sempre conservato.
Sono rimasta a Maputo il tempo necessario per studiare la lingua portoghese. In quel periodo ho avuto anche l’opportunità di approfondire la conoscenza della mia missione, attraverso l’incontro con le Sorelle più anziane, che hanno portato consolazione a questo popolo fin dal lontano1927, anno in cui il primo gruppo di quattro Sorelle pose piede in terra mozambicana. È stata una esperienza molto arricchente e una testimonianza di vita consacrata per la missione, di fede viva e di generosa dedizione ai fratelli. Mi ha aiutato, inoltre, a conoscere la nostra storia di Missionarie della Consolata in questo Paese, il nostro stile di missione, fondato sulla Parola di Dio; un aiuto anche nel cercare di entrare nella cultura locale in punta di piedi, in umiltà e vicinanza alla gente, ma, soprattutto, a farlo cercando di valorizzare i piccoli germi di fede della Chiesa già esistenti in Mozambico. Una Chiesa che ha attraversato momenti molto difficili, in particolare al tempo della guerra civile tra il gruppo della Frelimo e quello della Renamo, scoppiata poco dopo la dichiarazione di indipendenza del Mozambico dal Portogallo. Dalle consorelle ho ascoltato con commozione tutte le difficoltà da loro coraggiosamente superate, culminate con il sequestro, avvenuto in due riprese, di cinque Sorelle, conclusosi fortunatamente con un buon esito, dopo mesi e mesi di prigionia. Non sono mancati neppure i martiri tra la popolazione locale, come il sacrificio supremo affrontato dai catechisti di Giua, uccisi per odio verso la fede.
Appena concluso il mio corso di lingua portoghese, sono stata inviata a Massinga, nella regione di Inhambane, conosciuta come la “Terra della Buona Gente”, luogo in cui mi trovo attualmente; una missione molto bella in mezzo alla natura. La gente è molto semplice, allegra, generosa e cordiale. Tutto questo mi ha incentivato ad amare e ad abbracciare col cuore la missione donatami da Dio. Svolgo il mio apostolato nella scuola chiamata “Jardim de Infancia Anjo da Guarda”, frequentata da un buon numero di allievi. È, infatti, una scuola molto conosciuta e apprezzata, perché cerchiamo di accogliere in primo luogo i bambini più poveri e quelli che hanno veramente bisogno del nostro amore, della nostra cura e consolazione. Al di là dell’insegnamento, questa esperienza mi ha portato ad avvicinare molte famiglie che hanno condiviso con me le loro difficoltà, le loro gioie, gli alti e bassi della loro vita.
Con la benedizione di Dio, la materna intercessione della Consolata e sostenuta dal generoso aiuto dei nostri benefattori, cerco di fare del mio meglio per offrire a questi piccoli “angeli” la mia attenzione e il mio affetto. Memore di ciò che diceva il nostro Fondatore, il Beato Allamano: “Il bene va fatto bene”, non importa se sia piccolo o grande. La gente di Massinga ha delle doti particolari, come quella di ricordare con grande affetto ogni sorella che ha lavorato nella missione e questo è una bella testimonianza per la nostra famiglia della Consolata.
Considerando la mia esperienza missionaria, posso dire che la missione è un incontro, un farsi vicini ad ogni persona con cuore molto semplice ed accogliente. Da parte mia ringrazio il Signore per il dono della mia vocazione e per il popolo con il quale mi ha chiamata a condividere la mia fede. Essa è paragonabile ad un torrente di benedizioni!
suor Blien, mc
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