L’Istituto continua a compiere passi significativi verso la realizzazione di un grande sogno: l’apertura di due comunità in Asia Centrale: in Kazakistan e Kirghizistan
Fin dal Capitolo Generale del 2017 abbiamo iniziato a coltivare un sogno, anzi: a concretizzarlo, perché il sogno già era vivo in ciascuna di noi: aprirci all’annuncio di Gesù ai non cristiani con nuove presenze in Asia. Il Capitolo aveva suggerito di compiere passi verso due nuove presenze in Asia Centrale, in Kazakistan e Kirghizistan. Le motivazioni segnalate erano: l’Asia è il futuro della missione, come già esprimeva San Giovanni Paolo II nella Redemptoris Missio, e come Istituto Missionario, siamo “nate per i non cristiani”, come diceva il Beato Giuseppe Allamano: il nostro carisma è il primo annuncio del Vangelo a chi ancora non conosce Cristo.
Nell’agosto del 2018 la Direzione Generale decide formalmente l’apertura di due comunità: nella diocesi di Almaty, nel sud del Kazakistan, e nel Kirghizistan, dove la Chiesa è organizzata in un’unica Amministrazione Apostolica. Questa decisione è frutto di varie visite ai territori e contatti con i responsabili delle Chiese locali dei due Paesi.

Ad inizio di febbraio 2019 sono stati resi noti i nomi delle otto sorelle che, con molta gioia, hanno dato la loro disponibilità per far parte delle due nuove comunità. Si tratta di un gruppo molto internazionale: otto sorelle di sei nazionalità diverse!
A marzo 2019 i pastori della Chiesa dell’Asia Centrale si sono recati a Roma per la visita ad limina con Papa Francesco. Il Pontefice ha definito la Chiesa dell’Asia Centrale “un germoglio”. E’ stata un’occasione provvidenziale per un incontro con i vescovi delle nostre future presenze: Madre Simona e il suo consiglio hanno dialogato con loro, e i prelati hanno dimostrato molta gioia ed entusiasmo per il prossimo arrivo delle Missionarie della Consolata.
In Kazakistan la residenza della comunità sarà in Janashar, un piccolo paese a 40 km da Almaty, sede della diocesi più meridionale del paese. Lì esiste una piccola comunità cristiana che si raduna in un altrettanto piccola cappella. La Chiesa locale sta costruendo una casa per le sorelle, che comprenderà anche gli ambienti per le attività pastorali.
In Kirghizistan, invece, si prevede di iniziare in una cittadina al sud del Paese, chiamata Dzalal Abad, a circa 600 km dalla capitale Biskek. Due Gesuiti risiedono lì e accompagneranno le sorelle nel loro inserimento.
Tra i prossimi passi da compiere ci sarà la preparazione, personale e di gruppo, delle otto sorelle, che inizierà a settembre.
Per l’inizio del 2020 è prevista la partenza verso Kazakistan e Kirghizistan.