Tota pulchra es, Maria.
Et macula originalis non est in Te.
Tu gloria Ierusalem.
Tu laetitia Israel.
Tu honorificentia populi nostri.
Tu advocata peccatorum.
O Maria, O Maria.
Virgo prudentissima.
Mater clementissima.
Ora pro nobis.
Intercede pro nobis.
Ad Dominum Iesum Christum.
Tutta bella sei, Maria,
e il peccato originale non è in te.
Tu gloria di Gerusalemme, tu letizia d’Israele,
tu onore del nostro popolo, tu avvocata dei peccatori.
O Maria! O Maria!
Vergine prudentissima,
Madre clementissima,
prega per noi, intercedi per noi
presso il Signore Gesù Cristo.
L’antica preghiera del Tota Pulchra si rivolge a Maria col titolo di bella, tutta bella. Lei è la gloria, lei è la letizia, lei è l’onore, l’avvocata, la vergine prudentissima e madre clementissima. Ma, prima di tutto questo è la tutta bella. Lei è bella tutta, in lei nulla esiste che non sia ricolmo di bellezza. Forse proprio da qui scaturisce la gloria, gioia, la capacità di proteggere e difendere, la prudenza e la clemenza della vergine madre. Sì, tutto questo sembra sgorgare dalla sua bellezza: proprio perché è tutta bella, Maria è anche tutto il resto.
Dio la crea bellissima, la lascia emergere dal suo cuore quale capolavoro del cosmo e le sussurra, attraverso l’angelo, che è piena di grazia, che Egli è con lei, con tutta lei, dentro di lei, la riempie, la circonda, la immerge in sé ed Egli si immerge in lei.
Maria immersa nella Bellezza di Dio, Dio immerso nella bellezza di Maria: compenetrazione mirabile tra Creatore e creatura, tra Bellezza increata e bellezza creata!
In lei, la tutta bella, prende carne il più bello tra i figli dell’uomo (Sal 44,3) e tra i nati da donna (Gal 4,4).
Da lei, la tota pulchra, nasce la Bellezza che salva il mondo, il Cristo.
In Lui, il Figlio della Bellezza, la carne umana riacquista l’antica bellezza sfregiata.
In Lui, nel suo svuotarsi fino a divenire Colui nel quale non vi è bellezza per attirare i nostri sguardi (Is 53,2) , si rivela lo sconvolgente splendore dell’Amore umilissimo e appassionato di Dio che ricrea la sua creatura.
La storia della salvezza, della nostra salvezza personale, comune, universale, è storia di bellezza. Non una bellezza sterile o sterilizzata, non una bellezza in vitro, non una bellezza estetizzante o anestetizzante! Una bellezza fatta carne, sangue, humus; una bellezza che non ha paura di sporcarsi le mani per toccare la carne umana sofferente (cf. Papa Francesco), assumendola come propria carne!
Ecco la Bellezza a cui siamo chiamate ad appartenere!
Ecco la bellezza che siamo chiamate e rigenerare nel cuore umano, come figlie dei colei che è tutta bella, come spose di Colui che è il più bello tra i figli dell’uomo, come madri della bellezza che dimora in ogni creatura, al di là e al di dentro di ogni ferita e dolore.
Maria, tutta bella, donaci il tuo sguardo puro verso Dio, verso l’umanità, verso l’intero creato!
Donaci di scorgere la bellezza che abita in ogni creatura e di prendercene umilmente cura!
Donaci la compassione verso ogni grido di dolore, verso ogni bellezza sfigurata affinché, immersa nel tuo grembo rigeneratore, si trasfiguri in rivelazione della grazia da cui è originata!
Maria, tutta bella, prega per noi!
Sr Simona Brambilla