RIGOGLIOSA E FECONDA…
La Colombia, ufficialmente “República de Colombia”, sorge all’estremo nord-ovest dell’America Latina; è una grande nazione, potrebbe contenere ben quattro volte l’Italia. La sua superficie è di 1.141.749 km² e la sua popolazione di circa 48 milioni di abitanti.
Un paese meraviglioso; si affaccia sull’Oceano Pacifico a ovest e sul Mar dei Caraibi, a nord.
Se di risorse idriche si tratta, è una delle nazioni più ricche del pianeta, con una grande quantità di fiumi, dove grandi e piccoli si divertono a fare il bagno insieme. E quando si ha voglia di prendere un po’ di sole, nessuno rifiuterebbe l’invito a recarsi in quelle irresistibili spiagge tropicali, dalla sabbia fine e calda.
Respirare aria pulita è possibile grazie a quel grande polmone verde che si trova al suo interno: l’immensa foresta amazzonica, che si estende per una superficie di 7 milioni di km². Vi è pure la grandiosa Cordigliera delle Ande (che raggiunge i 5.575 metri di altezza), con le sue eterne vette candide lungo la quale risiede più della metà della popolazione, incominciando da quella della capitale, Santa Fe de Bogotà, che si distende su un altopiano a 2640 metri di altezza. È una grande metropoli, moderna e multiculturale.
Foreste, montagne, pianure, altipiani… una diversità geografica che fa sì che la Colombia goda di un clima con pochi cambiamenti stagionali durante l’anno e una temperatura che varia in base alle precipitazioni. Nella Regione Andina, che è la più importante del Paese dal punto di vista demografico e abitativo, si alternano due stagioni delle piogge e due stagioni secche. Le regioni montane presentano prevalentemente tre zone climatiche: la “Tierra caliente” (sotto i 900 metri), la “Tierra templada” (da 900 a 2000 metri) e la “Tierra fría” (tra i 2000 e i 3000 metri di altitudine).

I Dipartimenti di Antiochia, Caldas e Risaralda formano l’“Eje Cafetero” (zona del caffè), un luogo dalla terra fertile, dove si produce buon caffè (da esportazione!), cacao, granoturco, banana, canna da zucchero, cotone, fiori e una grande varietà di frutti.
Molteplici ed enormi sono le risorse minerarie del Paese come l’argento e l’oro, il rarissimo platino e i più pregiati smeraldi del mondo. Grande è inoltre la presenza di svariati minerali come ferro, rame, piombo, zinco, mercurio, nichel, oltre a bauxite e fosfati. E non mancano neppure i minerali energetici: dal petrolio al gas naturale e dal carbone all’uranio. Peccato che molte di queste ricchezze vengano sfruttate dalle multinazionali o rimangano nelle mani di pochi ricchi.
La Colombia è uno dei Paesi, insieme al Venezuela, con la più grande biodiversità del pianeta e per questo viene considerato un autentico paradiso terrestre.
CHI ABITA QUESTA TERRA?
La storia ci racconta che i primi abitanti della Colombia furono gruppi indigeni, provenienti dall’America centrale e settentrionale, i quali occuparono alcune aree della regione delle Ande, delle coste del Pacifico e dei Caraibi. Era una popolazione assai numerosa, circa tre milioni, divisi pressappoco in 80 gruppi etnici, appartenenti a otto famiglie linguistiche: i Muisca, i Caribe, gli Arawako, i Guahibo, i Tucano, gli Huitoto, i Tupi-guaraní ed i Puinabe tra gli altri. Di questi, la tribù più progredita era quella Muisca, della quale si conserva ancora oggi, nei musei e in altri centri culturali, gran quantità di opere d’arte. Essi avevano un senso straordinario della bellezza, che espressero attraverso l’oreficeria, da autodidatti nella lavorazione del prezioso metallo, per produrre delle sculture con un’infinità di dettagli talmente armonici da stupire chiunque oggi le ammiri. Attraverso queste figure seppero esaltare gli attributi più nobili del genere umano: la bellezza del corpo, l’ostentazione dei suoi atti nobili, il profondo significato delle sue cerimonie sociali e religiose e l’importanza dell’autorità. Producevano inoltre enormi quantità di gioielli con cui adornare se stessi: orecchini, anelli da naso, collane, diademi, che contrassegnavano la loro alta dignità ed il loro essere liberi e felici.
Con l’arrivo degli Spagnoli, a partire dal secolo XVI si ebbe pure l’influsso degli Africani, che i colonizzatori importarono come schiavi per portare avanti i lavori più pesanti nelle miniere, nelle piantagioni agricole, nel commercio fluviale e marittimo e in altri servizi domestici. Questa terra fu, dunque, testimone della più grande violazione dei diritti umani, quale fu la “tratta” delle persone, comprate e vendute come merce.
Ebbene, come frutto di tutto ciò si ebbe la fusione dei diversi gruppi etnici, dando a questa bella terra un volto multietnico e multicolore, dove possiamo incontrare: meticci, indigeni, mulatti, bianchi e neri, e dove ciascuno di questi diventa una grande risorsa per la nazione.
ALLEGRI, AMABILI, ORIGINALI

Ma, come sono i Colombiani? Che cosa li distingue come popolo? L’illustrissimo Gabriel García Márquez (Premio Nobel della Letteratura 1982), nella sua opera “El informe de los sabios” (“La relazione dei saggi”), evidenzia due doni naturali dei Colombiani: “la creatività, espressione superiore dell’intelligenza umana” e “una travolgente determinazione di ascesa personale”. Questi due mescolati ad “una astuzia quasi soprannaturale, e talmente utile sia per il bene come per il male”. A queste si aggiungono molte altre caratteristiche complesse e paradossali come la voglia di avventurarsi, il ricercare fortuna nonostante qualsiasi rischio, l’essere mai rassegnati a morire di fame: una bancarella di “arepas” (specie di focaccia fatta di mais) o di “buñuelos” (fritelle di formaggio, uova e farina di mais) può salvare la famiglia!
Eterni nostalgici della propria patria, quando da essa lontani; smisurati nell’amore… ma anche nell’odio, intuitivi, spontanei, veloci, lavoratori tenaci, entusiasti della vita. Dove c’è un Colombiano, è impossibile non accorgersene!
Gente amabile, semplice e accogliente, partecipe di una storia ricca di tradizioni e religiosità popolare, dalla fede viva e profonda. Che ama la famiglia, la cultura e l’incontro con altri popoli e tradizioni, che vibra al suono della musica, che prova il piacere della festa ed è sempre pronta a celebrare la vita. Una popolazione questa, ricca di manifestazioni folkloriche in tutti i campi: dalla musica e dalla danza al cibo e alle bevande, dalla letteratura e dall’architettura alla medicina e ai costumi e persino nel modo di ridere, di piangere, di morire, di vivere e di amare, i Colombiani sono originali!
suor Gloria Elena, mc
questo articolo è stato pubblicato in “Andare alle Genti“
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