L’insetto misterioso che annuncia il Natale

Mwana a Muluku khanamora epula ehitthunle
Il Figlio di Dio non cade finché comincia la pioggia grande (proverbio Macua xirima del Mozambico)
Introduzione
Erano i primi mesi della mia vita in Mozambico, e a quel tempo le novità che si presentavano ogni tanto richiamavano molto la mia attenzione. Ricordo ancora molto bene il pomeriggio in cui vidi per la prima volta un insetto totalmente rosso che era comparso in gran numero dopo la prima pioggia di fine Novembre, o inizio di Dicembre. La mia sorpresa crebbe ancora di più quando domandai il nome di quell’insetto e mi risposero: “Si chiama mwana a Muluku: Figlio di Dio”. Non nascosi il mio spavento davanti a un tale nome, reazione che non restò nascosta al mio interlocutore, che subito si apprestò a darmi la dovuta spiegazione: “Non ti sorprendere, Padre, perché Dio ci parla indirettamente con i suoi segni”, e aggiunse categoricamente:
“Otthara enenero omòna Muluku. Muluku kheyavo onapankaiye ya siyovene koma sothene ti sa ekhaikhai:
nèreke wettela inenero sawe.
Seguire i segni di Dio è come vederlo, Dio non fa niente a caso, ma tutto ha un senso. Il nostro compito è seguire i suoi segni”.

Accettai la spiegazione, e dato che già era iniziato l’Avvento e la comunità si disponeva a preparare la Novena di Natale, l’apparizione di quell’insetto mi ha infuso il coraggio e ne parlai nelle Omelie come elemento concomitante alla preparazione del Natale di Gesù. Ogni anno, quando cade la prima pioggia, non perdo l’opportunità di andare alla ricerca del mwana a Muluku”.
Inoltre, con il passare degli anni ho cercato di acquisire tutto l’orizzonte semantico di questo insolito insetto, i cui dati principali tento ora di presentare sinteticamente. Ci sono piccole varianti quando il popolo macua xirima parla del mwana a Muluku. La dizione più comune e originale è: mwana a Muluku (cfr. P Alessandro Valente, Dizionario Portoghese-Macua, Lisbona, 1974 p. 416), il significato rimane sempre lo stesso: figlio di Dio.
Descrizione biologica-biografica
1.1 Mwana a Muluku ni epula/Muluku mutthulo
Il Figlio di Dio e la prima pioggia
Mwana a Muluku è un insetto rosso e vellutato che appare con le prime piogge, è considerato un segno meteorologico positivo di pioggia. E’ chiamato Figlio di Dio perché la biosofia e biosfera (= la cosmovisione) macua xirima crede che è Dio stesso che lo invia come messaggero positivo di un buon anno agricolo (cfr. P Alessandro Valente, p. 416). Essere l’araldo della pioggia è la sua prima peculiarità. Se tarda a cadere, questo fatto allarma i contadini, e se non cade, è segnale sicuro di calamità.

Mwaxitthu òxera amorelaka vathi ti mwana a Muluku mukumi.
L’ insetto rosso che cade sulla terra è il figlio del Dio vivo.
Mwana a Muluku ole khanamora epula ehitthunle,onatthuna etthaya yorirya yorumpwa.
Il figlio di Dio non cade prima che cominci la pioggia, preferisce la terra fredda e bagnata.
Mwana a Muluku ori ntoko kaveya: khanìpa epula ehikhuvenle.
Il figlio di Dio è come l’uccello Kaveya, non canta prima che si avvicini la pioggia.
Mwana a Muluku ti muholeli a epula.
Il figlio di Dio è precursore/araldo della pioggia
Mwana a Muluku ayeveru ti mwanene epula.
(Trombidium holosericum)
Il figlio di Dio nonostante sia piccolo, è il padrone della pioggia
Mwana a Muluku ti nvelo wa epula.
Il figlio di Dio è la scopa della pioggia
Mwana a Muluku txirope a epula.
Il figlio di Dio è Txirope della pioggia (la medicina principale)
Eruperu epula yintxipale ariki ahimonre mwana a Muluku, khenaye nlelo otthula.
Nonostante cada molta pioggia, fino a che il figlio di Dio non cada, non comincia ancora ufficialmente il tempo della pioggia.
Apisá omora mwana a Muluku, epula khenrupa phama.
Se tarda a cadere il figlio di Dio, la pioggia non cade bene.

1.2 Omora — orowa, okhwa wa mwana a Muluku
Caduta e uscita del figlio di Dio
Per il fatto di essere associato alla pioggia, la seconda peculiarità del mwana a Muluku è di cadere dal cielo e apparire improvvisamente nei campi o nei sentieri e, infine, di sparire improvvisamente, rimanendo la sua morte o la sua tomba sconosciuta, o meglio: rimane nelle mani di Dio, come afferma la biosofia e biosfera xirima. Essendo un messaggero di Dio, compie la sua missione di annunciare il nuovo anno agricolo con la prima pioggia, e poi ritorna a Dio che lo ha inviato. Siccome arriva e sparisce improvvisamente/misteriosamente, è molto rispettato, non è mangiato né pestato, poiché è una presenza benefica nei campi e nei sentieri.
Mwana a Muluku khanòniwa arwaka ni arowaka: khanasuwanyeya onakhumaiye. Onòniwa anari vathi mmatta nari mmuseweni.
Il Figlio di Dio non è visto quando arriva e quando se ne va, nè si sa da dove viene, si vede per terra nel campo o per la strada.
Mwana a Muluku khanasuwanyeya onakhumaiye. onnalipiha imatta, niwoko onnarwa ni mirirya ni onnahokolowa ni mirirya,ti vanto ahinkhuriwaiye.
Il figlio di Dio non si sa da dove viene, fortifica i campi, poiché arriva e ritorna misteriosamente, per questo non si mangia.
Mutthu khanasuwela etthu onatxaiye mwana a Muluku: khantxa yowima ya mmatta.
La gente non sa cosa mangia il figlio di Dio, non mangia prodotti dei campi.
Mwana a Muluku khenasuwanyeya ekhapuri aweesuweliwe ni Mulukuru, onnavithiwa ni Muluku mwanene.
La tomba del figlio di Dio non si conosce, solo Dio la conosce, è sepolto da Dio stesso.

Mwana a Muluku amorá khanalekela, wakuva olakaseya, khanapisa okhwa ntoko mutthu òrera murima,
onnakhwa waliwene
Il figlio di Dio quando cade non si trattiene, sparisce in fretta, muore in fretta come una buona persona, muore dopo la semina.
Axitthu ala omala waya khonasuwanyeya khanòneya onamalelaya.
Questi animaletti non si sa come finiscono, non si vede dove terminano.
Omwìva mwana a Muluku oruha otapana, ti mwikho, ti witthula/ohokoloxa epula.
Uccidere il figlio di Dio porta sfortuna, è tabù, è restituire la pioggia.
Mwana a Muluku khanathelihiwa ni anamwane.
Non si dice ai bambini di giocare con il figlio di Dio
Epula khenamuhokoloxa mwana a Muluku.
La pioggia non restituisce il figlio di Dio.
1.3 Oxera = ephome = omwene
Il colore rosso porpora del figlio di Dio, simbolo di regalità e del sangue/vita

La terza cosa specifica del figlio di Dio viene dal suo coloro porpora vellutata che prende il suo corpo, anche quando lo si pesta, esce acqua rossa. Il colore rosso rimanda a due concetti culturali. In primo luogo, il rosso è il colore dell’autorità, il re veste sempre o preferibilmente un cappello rosso. In secondo luogo, il colore rosso è sinonimo di sangue, che l’autorità sparge per il bene del popolo, sinonimo pertanto di autoimmolazione in favore del popolo. Il figlio di Dio, arrivando tutto rosso, non fa che unire le due simbologie riferenti il colore rosse: lui viene, cade dal cielo come autorità divina che si immola affinché il popolo abbia una stagione e raccolto favorevoli. Essendo rosso il colore, la biosofia e biosfera xirima vede in lui un paradigma della donna, di tutto il significato del sangue mestruale: morte e vita, immolazione per la vita.
Mwana Muluku ti mwaxitthu òxeraxa ti mwene ontthuna oyeha ephom`awe niwoko na muloko awe.
Il figlio di Dio è un animaletto rosso, è come il re che sparge il suo sangue per il suo popolo
Mwana a Muluku ti mwaxitthu òxeraxa: mwene khanamwalano exapewu yoxera: yoxera ti enenero ya omwene ni omwene ti ephome.
Il figlio di Dio è un insetto totalmente rosso: il re non si separa mai dal suo cappello rosso, poiché il rosso è il segno del re: il re è sangue.

Mwana a Muluku onamora asareñyene ephome: ti pixa murima, onnàkhulela ohawela.
Il figlio di Dio cade pieno di sangue: è buono, accettare di soffrire/immolarsi.
Omwìva mwaxitthu ole òxera onakhuma mahi òxera tho. Erutthu ya mwana a Muluku ori yoxera /ephome pahi.
Se uccidi quell’ insetto rosso, esce solo acqua rossa. Il corpo del figlio di Dio è solo rosso/sangue
Mwana a Muluku ephomeru,
ntoko ekumi ya muthiyana: ti ephomeru.
Il figlio di Dio è solo sangue, è come la vita della donna che è solo sangue.

1.4 Ehuhu – Mapuro
Il tempo e il luogo del figlio di Dio
Una quarta caratteristica del mwana a Muluku è di essere considerato un animale notturno che cade/esce/arriva di notte nel tempo esclusivo di Dio e dei suoi intermediari. Alcuni testi parlano della sua uscita o salita dalla terra umida e fresca dove viveva il suo letargo nel tempo dell’estate fredda. Ma il senso è lo stesso, il mwana a Muluku viene dall’altro emisfero come araldo di Dio. La biosofia e biosfera xirima lo considera un ospite divino che non arriva a mani vuote, oltre alla pioggia porta il suo cibo, non causando problema a nessuno. All’alba è visibile dappertutto e il suo arrivo è motivo di gioia e consolazione. Questo ospite meteorologico non arriva solo dappertutto, ma arriva ogni anno in visita, o per lo meno le persone aspettano la sua venuta con ansia.
Mwana a Muluku ori muletto: onnarwa ohiyu ni yotx`awe: khanùkhula.
Il figlio di Dio è un ospite: arriva di notte con il suo cibo, non importuna.
Mwana a Muluku khanamora elimweonnakhuma eyita pahi, Ehuhu ene yela yaphiyá, annakhuma axana a Muluku antxipale.
Il figlio di Dio non cade nell’estate, esce solo nel tempo della pioggia, all’epoca in cui escono molti figli di Dio.

Mwana a Muluku onlikana ni iphovo: onnàhakalaliha anamalima.
Il figlio di Dio è come la primavera: rallegra i contadini.
Mwana a Muluku khanamora eyakha emosá: mene onnamora kula eyakha: ti ekumi ya eyakha yothene.
Il figlio di Dio non cade solo un anno, ma cade ogni anno: è la vita di ogni anno.
Mwana a Muluku onnamora ilapo sothene. khanèmela nipuro nimosa, khanarwela onanariha nto oririha mirima sa elapo ya vathi.
Il figlio di Dio cade dappertutto: non è per un solo luogo, non viene per rovinare, ma per raffreddare i cuori di questo mondo.
Mwana a Muluku elimwe onakhala vathi onatthawa nsuwa.
Il figlio di Dio nell’estate rimane sotto terra: evita il sole.
- Interpretazione tradizionale, religiosa, civile ed etica
2.1- Mwana a Muluku epifanico, ierofano, teofano, teologico, Metereologo di Dio!
Tutte e quattro le caratteristiche del mwana a Muluku indicano la quinta come la più centrale e significativa. Agli occhi della biosofia e biosfera xirima il figlio di Dio è soprattutto un animale epifanico, portatore del sacro, teofanico e teologico, è un ponte tra il cielo e la terra che permette lo scambio di messaggi, in sintesi, un paradigma di intermediario che rivela e allo stesso tempo annuncia le cose di Dio, educando, soprattutto dando l’importante segno dell’arrivo della pioggia, considerata l’estremo segno della gioia, del sorriso di Dio verso il mondo e ogni persona. Se il figlio di Dio è figlio di Dio vivo, la pioggia è il nome, l’attributo più concreto e visibile e riconosciuto di Dio nella cultura e religiosità macua xirima. Sia l’insetto come la pioggia concomitante hanno trovato nella semiotica macua xirima un’espressione unica e analoga: l’animaletto è mwana a Muluku = figlio di Dio, la pioggia è Muluku mutthulo = Dio inizio della pioggia. Per questo tutte le prerogative del mwana a Muluku hanno un riferimento a Dio. La pioggia è il dono di Dio stesso, per l’inizio della quale invia il mwana a Muluku; egli è venuto dal cielo, invito da Dio, e cade nella terra nel tempo di Dio, cioè nel tempo notturno. Tutto in lui è rosso, cioè sangue di vita di Dio vivo, madre e matriarca, secondo la teologia xirima o, secondo la biosofia e biosfera xirima, è sangue di vita della donna. In conclusione, il mwana a Muluku è il meteorologo, l’araldo, il messaggero, uno degli innumerevoli intermediari/demiurghi di Dio.

Sa Muluku khasinvahiwa, mene nèreke wettela inenero sawe. Otthara inenero t’omóna Muluku mwanene, niwoko Muluku onnùluma ni inenero sawe. Ekwaha etokwene onahola mwana. Mwana a Muluku ti tthiri Mwana a Muluku mukumi, ti enenero awe enanihusiha sa omuluku, anyi, onnawònihera atthu othene sa Muluku
Le cose di Dio non sono date direttamente, noi dobbiamo seguire i suoi segni. Seguire i segni è vedere Dio stesso, poiché Egli parla con i suoi segni. Il grande viaggio è il bambino che lo precede: il figlio di Dio è veramente figlio di Dio vivo, è segno che ci insegna le cose di Dio, si, mostra a tutti le cose di Dio.
Mwana a Muluku ti enenero ya otthuna wa Muluku. onònihera okumi wa Muluku ti ekhove ya Muluku ni ehotti ya Muluku. ti namarummwa awe onalaleya mitthenka sa Muluku
Il figlio di Dio è il segno dell’amore di Dio, rivela la vita di Dio, è la sua immagine e il suo arrivo, è il suo messaggero che annuncia i suoi ordini.

Omora wa mwana a Muluku ti okhuruwa wa mahi a wirimu.
La caduta del figlio di Dio è la discesa dell’acqua del Cielo.
Omora wa mwana a Muluku ti enenero ya olupanyiwa wa erimu ni vathi.
La caduta del figlio di Dio è il segno del legame del Cielo con la terra.
Muluku onnahula mulako wa epula vonirumihela Mwana a Muluku.
Dio apre la porta della pioggia inviandoci il figlio di Dio.
Otheya wa Muluku khonaphwaha epula.
Il sorridere di Dio non oltrepassa la pioggia (la pioggia è il sorriso estremo/superlativo di Dio)
2.2 Mwana a Muluku capo del contadino.

Il figlio di Dio viene dal cielo con la finalità di invitare il contadino xirima a riprendere il ritmo del lavoro agricolo, dopo il tempo secco, del riposo, dei viaggi, della caccia e della pesca. Il mwana a Muluku è il meteorologo di Dio che segna allo stesso tempo l’inizio di un nuovo ritmo liturgico cosmico e antropologico. La pioggia che egli porta, produce una nuova metamorfosi di tutta la natura, in una o due settimane tutta la panoramica si presenta rivestita di nuova vita. Il contadino che non sa percepire il senso di questa comparsa del figlio di Dio, che non lo assume come suo capo e consigliere, oltre ad essere un pigro, è condannato a soffrire fame e indigenza.
Mwana a Muluku onnòperera olima ni wala, niwoko onnaruha epula/mahi: sotxa, milala
Il figlio di Dio muove a pulire il terreno e a seminare, poiché porta la pioggia/acqua: cibo e raccolto.
Mwana a Muluku ti kapitawu a anamalima othene. ti musako wa namalima ti ikuru ni ikano sa namalima
ti ehako ya namalima eyakha eri yothene
Il figlio di Dio è il capo dei contadini, è la cintura, la loro forza e sapienza. E’ il loro indovino ogni anno.
Mwana a Muluku khanìntaka ehipa, ti nvini wolima ti womola ikhove sa namalima, arukunuxaka murim’awe.
Il figlio di Dio non rompe la zappa, è il bastone della zappa per preparare il terreno, toglie il sonno al contadino.
Namalima ohinasuwela sa mwana a Muluku onnahala ottuli ontxa oresi.
Il contadino che non conosce ciò che significa il figlio di Dio, è un ritardato che mangia la sua pigrizia.
III. Mwana a Muluku nella fermatazione/metamorfosi cristiana
1- Cristologia
La singolarità e identità terminologica (=figlio di Dio), motorica (discesa e ascesa al cielo), la coincidenza e concomitanza cronologica e stagionale (inizio della pioggia nel tempo liturgico dell’Avvento/Natale), il colore rosso (simbolo di regalità che si immola per il popolo), tutti questi elementi diventano catalizzatori di innumerevoli applicazioni cristologiche. Praticamente non si tratta come negli altri saggi di applicazioni approssimative, in questo contesto si tratta quasi di un’identificazione immediata e totale, applicando il principio quiproquo dove la coincidenza dei termini porta a esplicitare la coerenza e convergenza tra l’immagine e l’evento significato.
Il mwana a Muluku è la parabola e metafora di Gesù stesso, por coincidenza terminologica, cronologica, soteriologica, terapeutica e simbolica.
Mutano kòmòna mwana a Muluku moyariwani mwa Yesu: yowo tho ayariwe epula mutthulo.
In quest’anno ho visto il figlio di Dio nell’epoca del Natale di Gesù: anche lui è nato nell’epoca della pioggia.
Vari osuwela sa mwana a Muluku wòkhala`vo oyariwa wa Yesu.
Dove si conosce il figlio di Dio, c’è la nascita di Gesù (l’apparire del figlio di Dio coincide con la nascita di Gesù)

Ntoko Yesus siso mwana a Muluku
onnamora eyakha eri yothene, Muluku mutthulo.
Come Gesù, così il figlio di Dio cade ogni anno all’inizio della pioggia.
Omora wa mwana a Muluku ti ovuluxiwa w`atthu othene (epula). Oyariwa wa Yesu Kristu atthu othene àvuluwa.
La caduta del figlio di Dio è la salvezza di ogni persona (pioggia). Con la nascita di Gesù Cristo ogni persona è salvata.
Mwana a Muluku txirope a epula. Oyariwa wa Yesu Kristu ti openuxiwa w’atthu othene.
Il figlio di Dio è medicina efficace della pioggia, la nascita di Gesù è guarigione universale.
Mwana a Muluku khanòniwa arwaka ni arowaka: nto Yesu àhorwa elapo ya vathi, vaholo àtthikela w`Atith`awe va maithoni va ohuser’awe.
Del figlio di Dio non si sa l’arrivo nè la partenza. Gesù però è venuto in questa terra e infine è ritornato a suo Padre sotto gli occhi dei suoi discepoli.
Mwana a Muluku mwekristuni ti ephome Yesu aniyehelenlaiye.
Nella fede cristiana il figlio di Dio è il sangue che Gesù sparse per noi.

Mwana a Muluku ti enenero ya Yesu Kristu: okhwa ni ovinyerera wawe.
Il figlio di Dio è come un segno di Gesù Cristo: della sua morte e risurrezione.
Mwana a Muluku t’onakhuruwa wirimu: enahima wera Yesu akhumme Wirimu. khavara etthu ahirummwale ni Muluku.
Il figlio di Dio scende dal Cielo: significa che Gesù scese dal cielo e non faceva nulla senza essere stato comandato da Dio.
Yesu Kristu ori mwanene okhala mwana a Muluku.
Gesù Cristo è veramente il figlio di Dio. (figlio di Dio in senso esclusivo).
Mwana a Muluku onnamora wera atthu erukunuxe murima emuttharaka Yesu.
Il figlio di Dio cade affinché la persona si converta seguendo Gesù.
Mwana a Muluku onrwa onisuweliha savaha sa Muluku, Yesu Kristu arwiye onisuweliha omwene wa Muluku.
Il figlio di Dio viene per far conoscere i doni di Dio, Gesù venne per annunciarci il Regno di Dio.
Mwana a Muluku mwaxitthu yoxera yole ti enenero yorwa ya epula Yesu, Mwana mmosaru a Muluku, ti enenero yorwa wa Omwene wa Wirimu.
Il figlio di Dio, quell’animaletto rosso, è segno della venuta della pioggia, Gesù, l’unico Figlio di Dio, è il segno della venuta del Regno di Dio.
Mwana a Muluku ti yotxa ya erutthu ahu, Yesu Kristu ti yotxa ni yowurya ya minepa sahu.
IL figlio di Dio è cibo per il nostro corpo, Gesù Cristo è cibo e bevanda per i nostri spiriti.

2- Moro ni ephome – Fuoco e sangue pentecostali
Il fatto che il figlio di Dio scende dal cielo come la pioggia e si presenta tutto rosso, ricorda al cristiano xirima la discesa dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste.
Mwana a Muluku onnakhuruwa wirimu kula eyakha ti enenero yokhuruwa Munepa Wottela
Il figlio di Dio scende ogni anno, è segno della discesa dello Spirito Santo.
Mwana a Muluku khanamora epheyo ehòpiye: ti orwa wa Munepa wottela.
Il figlio di Dio non cade senza vento: è la venuta dello Spirito Santo.
Mwana a Muluku amorá atthu analapuwa eyakha yothene: mkristu womukhuruwelaya Munepa Wottela, onnalapuwa ephareya yoxera ya ekum’awe, sawasawa aanamwane a Israeli vamosá ni Moisesi.
Se cade il figlio di Dio, la gente passa favorevolmente tutto l’anno: il cristiano dopo aver ricevuto lo Spirito Santo passa con sicurezza il Mar Rosso della sua vita, come i figli di Israele con Mosé.
Mpuwani mwekristuni mwaxitthu ole yoxera, ori enenero ya moro wa Munepa Wottela
Dentro il cristianesimo quel animale rosso è segno del fuoco dello Spirito Santo.

3 Katekese, katekumenado, masakramenti – Catechesi, Catecumenato, Sacramenti
Il fatto che il mwana a Muluku preannuncia e anche accompagna la prima pioggia, diventa per il cristiano xirima un paradigma per la catechesi inserita nel ritmo dell’anno liturgico che metaforicamente inizia con la venuta del mwana a Muluku. Così il mwana a Muluku è icona del catechista e del catechizzando, mentre la pioggia è ricevere i Sacramenti.
Mwana a Muluku ti muholeli a epula, Yohani Mbatiza ti muholeli a Yesu, ni arummwa a Yesu ti aholeli awe vothevene.
Il figlio di Dio è precursore della pioggia, Giovanni Battista è precursore di Gesù, gli apostoli sono suoi precursori in ogni parte.
Mukereja mwana a Muluku ori ntoko nvanjelista.
Nella Chiesa il figlio di Dio è come un evangelista.
Mwana a Muluku khanamora epula ehitthunle ti enenero ya ekatikese mkatekumeni ètteleke toko
atthuná wakhela obatizo ni omusuwela Yesu, Mwana mmosaru ni a ekhaikhai a Muluku.
Il figlio di Dio non cade prima che inizi la pioggia, questo è segno della catechesi: il catecumeno deve frequentare se vuole ricevere il Battesimo e conoscere Gesù, l’unico e vero Figlio di Dio.
Mwana a Muluku khanamora epula ehitthunle epula ti enenero ya masakramenti: obatiso, olipiha, okaristya, olapa
Il figlio di Dio non cade senza che cominci la pioggia: la pioggia è segno dei sacramenti: Battesimo, Cresima, Eucaristia, Confessione.

Valutazione finale
1- La descrizione biologica del mwana a Muluku con le rispettive interpretazioni a livello culturale e religioso è uno degli innumerevoli esempi di come il mutthu xirima (persona xirima) vede il suo mondo e lo interpreta contemplandolo inserito nel sistema delle sue coordinate culturali. Vedendo il mwana a Muluku l’occidentale esclama: guarda che bello! Lo vede slegato, come cosa isolata, in sé, senza metterlo in relazione, né interpretarlo nelle diverse implicazione cosmiche e antropologiche. Il mutthu xirima al contrario non lo vede solo, ma allo stesso tempo lo contempla simbioticamente e osmoticamente, sento subito l’immediata necessità di rileggerlo e capirlo in connessione con i fenomeni concomitanti e sincronici, arrivando alla significativa formulazione metaforica di estrema sintesi: quell’animale rosso è figlio di Dio. La biosofia e biosfera (cosmovisione) xirima è radicalmente religiosa, teologica, nel senso che parla di Dio namúlico (materno-matriarcale) in tutti i momenti e occasioni.
2- Come il mwana a Muluku, così anche la pioggia che egli annuncia, porta e accompagna, è l’altro teologumeno, persino diventa l’attributo più frequente nelle preghiere del mutthu xirima nel tempo in cui attende la venuta della pioggia e nel tempo che segue. Il Dio namulico è supplicato affinché la pioggia non tardi a venire, per rinfrescare, perché la pioggia sia di pace, in sintonia con il ritmo del lavoro, sia prevalentemente pioggia notturna e non diurna, che non sia pioggia di guerra con lampi, tuoni, inondazioni che causano la caduta delle case e altri danni. Essendo la pioggia un elemento vitale basico che rinnova e rinvigorisce tutto e tutti, la biosofia e biosfera xirima non esitano minimamente in chiamare la pioggia Muluku mutthulo: Dio che da pioggia/inizio pioggia.

3- Nell’incontro con il kerigma cristiano, lo scambio di doni è superlativo, dovuto all’identità terminologica, cronologica e teologica. Questa ha permesso un ponte tra il metaforico e il reale, tra il visibile e l’invisibile, tra il presente e l’assente, tra il linguaggio narrativo e l’evento storico.
Giuseppe Frizzi, IMC