La vita missionaria in Bocachica e i passi di una comunità che cresce
“Io sono la vera vite, il Padre mio pota i tralci perché diano più frutto” (Gv 15, 1-2)
Questo ha fatto il Signore in questo villaggio di Bocachica, dato dalla Chiesa di Cartagena al lavoro pastorale di padri e suore missionari della Consolata per più di 20 anni.
Un’evangelizzazione fatta a “piedi scalzi” e molto vicina ai fedeli come il buon Pastore alle sue pecore: oggi ringraziamo per il “bene fatto bene”, così come lo voleva il nostro Fondatore Giuseppe Allamano.
Ecco la nostra storia:

La Parrocchia della Bahia, come era chiamata a quel tempo, aveva la sede centrale in Pasacaballos, alla periferia della città di Cartagena de Indias, e comprendeva i villaggi delle isole Barú, Tierra Bomba y Del Rosario.
I missionari della Consolata lasciarono questa missione a metà dell’anno 2000, consegnandola alla direzione dei sacerdoti diocesani di Cartagena, mentre noi suore siamo rimaste lavorando nell’isola Tierra Bomba, nella parrocchia “Madonna del Rosario di Bocachica”.
Con oltre 20 anni di presenza missionaria in questa terra, oggi si contano gruppi apostolici impegnati nell’evangelizzazione: ministri della comunione, catechisti, animatori della musica e della liturgia. E’ da sottolineare l’importanza della presenza delle donne, in una cultura marcatamente maschilista: tutti questi gruppi sono formati e diretti da donne: grazie a loro la comunità di Bocachica ha potuto mantenersi salda nella fede. Con gli anni si è potuto sviluppare un forte senso di appartenenza alla Chiesa, e grazie a questo, ogni volta che manca il sacerdote, sono loro stesse ad animare le celebrazioni, che la stessa comunità apprezza e stima.
Fin dall’inizio, la presenza delle sorelle è stata molto apprezzata dalla gente, per la testimonianza di altruismo, missionarietà e apostolicità che ciascuna missionaria della Consolata ha dimostrato. Oggi possiamo godere dei frutti di tutti questi anni di semina paziente, e ci prepariamo ora a una nuova missione: quella di consolidare una Chiesa locale, missionaria, diocesana.

Missione Bocachica: “tempo di rivitalizzazione”
Vogliamo ora condividere con voi alcune esperienze vissute in quest’anno, in particolare il tempo firte della Settimana Santa e della Pasqua.
Una Settimana Santa dai colori Afro
Quest’anno abbiamo voluto preparare, insieme ad alcuni parrocchiani, una Via Crucis nella quale non solo si è commemorata la Passione di Gesù, ma anche si sono presentati i peccati che rendono schiava la nostra comunità: una vera e propria Via Crucis penitenziale.
E’ stata un’esperienza indimenticabile! Percorrendo le strade principali del villaggio, la gente si univa per accompagnare Gesù nella sua passione. Dopo ogni scena, veniva una donna della comunità presentando un peccato comunitario a Gesù, il quale simbolicamente lo riceveva e lo faceva appendere alla croce, che portava verso il Calvario. Furono 10 i peccati che Gesù ha portato fino alla sua morte, mentre la gente ripeteva in coro: “Prendi, Signore, ti diamo la nostra colpa, portala con te, carica il nostro delitto. Con la tua morte in questa croce redimirai i nostri peccati. Signore, perdonaci e abbi misericordia di noi”.

Dopo 40 giorni dalla Pasqua, festa che celebra la vittoria sulla morte in Cristo, arriva la Pentecoste: un evento che come la Via Crucis, ha convocato e riunito la gente anche degli altri villaggi dell’isola. Una notte meravigliosa, colma di musica e preghiera, nel quale tutti abbiamo sentito e palpato la presenza di Dio in mezzo a noi, soprattutto in due momenti particolari: essendo alle porte dell’inverno, il cielo minacciava pioggia torrenziale, però grazie a Dio solo una leggera pioggerella per poco tempo. Ad un certo punto c’è stato un corto circuito e tutta l’assemblea è rimasta al buio. Gli animatori cominciarono ad applaudire e la preghiera continuò, fino a che ritornò la luce, al grido unanime di tutti: “Gloria al Signore!”.
Quindici giorni dopo, si è organizzato un incontro dal titolo: “Vita nello Spirito”, diretto dal Rinnovamento dello Spirito di Cartagena, nel quale la comunità, nella preghiera e nel raccoglimento, ha ricevuto i doni e la grazia dello Spirito Santo.
Per tutto questo, ringraziamo Dio! A lui siano date le lodi per tutto quello che fa in noi e attraverso di noi, spingendoci a continuare senza fermarsi, ad essere sempre ciò che siamo: missionarie che non conoscono limiti e frontiere.
Suor Gloria Ospina e Suor Celina Otálvaro